Giovedì, 15 Gennaio 2015 00:05
Analisi del girone d’andata: tanto equilibrio in questa serie B
Scritto da Redazione sportiva
Il campionato di serie B è ormai giunto al termine del girone d’andata. In questa prima parte si è rivelato molto equilibrato. A dimostrarlo ci sono i numeri: tra il Frosinone (2°) e il Varese (18° ad oggi disputerebbe i play-out) ci sono solo 12 punti, molti meno rispetto alla scorsa stagione quando la differenza era di 18 lunghezze (tra la 2^ l’Empoli e la 18^ il Novara). Il livellamento è ancor più chiaro se analizziamo il numero di pareggi nel girone d’andata: sono 74 nella stagione scorsa a differenza degli 81 dell’attuale. Si pareggia di più perché l’equilibrio tra le squadre è aumentato. Grazie a questo aumento s’accorcia sempre più la classifica che comprime ben 16 squadre in una dozzina di punti. Questa compressione è frutto di due fenomeni importanti tra loro collegati. Il primo riguarda le squadre che sono attualmente in zona play-off, che hanno conquistato 16 punti in meno rispetto a quelle dell’anno precedente. Se davanti si viaggia più lentamente, di contro nelle zone basse della classifica si corre molto di più. Infatti sono ben 19 i punti conquistati in più rispetto all’anno 2013\2014. Ecco spiegato il motivo per cui la quota salvezza se l’anno scorso si è attestata a quota 48 punti, sarà destinata a salire in questa stagione se il trend rimarrà quello del girone d’andata. Alla luce di questi numeri, il girone di ritorno si annuncia all’insegna dell’equilibrio. Carpi a parte, che sembra partire con un vantaggio importante di 9 punti su tutte le altre squadre che si sono alternate nella rincorsa e che partono alla pari per giocarsi il secondo posto diretto per andare in serie A e per la griglia play-off. Alla luce di questi numeri, il Lanciano riparte dai 30 punti conquistati e deve puntare deciso verso i 50 punti, che mai come quest’anno serviranno per salvarsi. Per farlo bisogna metter mano a quelle imperfezioni che nel girone d’andata hanno impedito alla squadra rossonera di raggiungere l’obiettivo stagionale. Uno di questi difetti sono le palle inattive: troppe le 8 reti subite sulle 26 totali pari al 31%. Ciò significa che 1 goal subito su 3 arriva da calcio da fermo, non una buona media di sicuro. Servirà lavorare sull’attenzione nelle marcature e l’attenzione soprattutto quando ci si trovano di fronte giocatori che del colpo di testa ne fanno una specialità (vedi Terlizzi e Cacia). Un’altra imperfezione è il killer instinct quando bisogna mordere la partita alla giugulare. Tante forse troppe le 8 gare nelle quali il Lanciano, dopo essere andato in vantaggio, non è riuscito a chiudere la gare facendosi rimontare. L’esempio lampante è l’ultima partita del girone d’andata contro il Bologna: i rossoneri giocano bene e vanno in vantaggio grazie ad un bel goal di Monachello poco dopo Gatto ha l’occasionissima per il raddoppio che spreca. Da lì in poi è girata la chiave della partita, i felsinei grazie alla loro esperienza hanno prima pareggiato e poi sorpassato i frentani.
Film del genere è meglio che non siano più trasmessi al “cinema” del Biondi per raggiungere al più presto l’obiettivo chiamato salvezza.