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Venerdì, 12 Giugno 2015 20:14

IL PESCARA É CAMPIONE D’ITALIA

Scritto da  Redazione sportiva
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“Le jour de gloire est arrivé!” recita una strofa della Marsigliese, il più trascinante dei canti di battaglia. E battaglia è stata, dura e logorante, contro un Kaos mai domo che, in quattro tesissime partite, ha conteso il titolo ai pescaresi sino allo sfinimento totale delle proprie forze. Ma se c’è un tempo per combattere, se c’è un tempo per accettare e riflettere sulle proprie sconfitte, c’è anche un tempo per godere delle proprie vittorie e finalmente “il giorno della gloria è arrivato!”. Ed è giunto in un lieto fine sceneggiato da un regista occulto, il dio del pallone, che ha voluto regalare al pubblico pescarese uno straordinario racconto carico di emozioni profondissime. Uno di quei racconti da stampare nella memoria per rinnovare sentimenti scolpiti nel cuore di ogni tifoso biancazzurro. Il  duello tra Pescara e Kaos non poteva, pertanto, concludersi nell’asettico e semivuoto Pala Hilton di Ferrara. Doveva chiudersi qui a Pescara, in una cornice di pubblico straripante e partecipe all’inverosimile. Lo meritava questo campionato, bello e combattuto sino all’ultimo respiro, lo meritava questa città che unica tra tutte sa convogliare la propria passione in forme straordinarie di affetto. Lo meritava la famiglia Iannascoli che vive futsal per 365 giorni l’anno e che ha profuso energie e risorse inimmaginabili per regalare a Pescara lo scudetto. Lo meritava un manipolo di giocatori eccezionali, temprati da mille battaglie e capaci di ogni sacrificio. Lo meritava un tecnico che ha costruito in pochi mesi una squadra a sua immagine e somiglianza, guidandola in due finali perse in extra time e alla vittoria sia della regular season che dei playoff. La cronaca di questa sera si raccoglie tutta in due episodi cardine, oltremodo decisivi nell’economia generale della gara. Il gol di Pedotti dopo pochi minuti permetteva agli uomini di Capurso di giocare al meglio il proprio credo tattico, costringendo i biancazzurri a rincorrere in salita. Gara bloccata, sporca, arcigna che i biancazzurri hanno temuto di perdere per trenta minuti, non riuscendo a trovare il grimaldello giusto per scardinare la porta difesa da Timm. Poi finalmente la svolta che ha decretato l’inversione di rotta della partita. Kakà fermava Nicolodi con un fallo plateale quanto ingenuo. Inevitabile sia il giallo, che si sommava ad un’altra ammonizione sanzionata nei suoi confronti nel primo tempo, che la conseguente espulsione. Si offriva così l’occasione ai pescaresi per abbattere la “maginot” dei ferraresi. Ci pensava Rogerio a sfornare un assist che permetteva a Salas di battere a porta vuota. Gol del pari e delirio di gioia sugli spalti. Da questo momento in poi il Kaos era costretto ad abbassarsi e a concedere campo e occasioni in serie al Pescara, che non passava solo per mera sfortuna, vedi il palo clamoroso di uno scatenatissimo Rogerio,  e per la commovente prestazione di Timm, che nonostante i crampi sfoderava il meglio del suo repertorio di parate. L’umidità interna al Pala Giovanni Paolo II prosciugava le ultime energie degli estensi. Persino guerrieri immarcescibili come Bertoni e Pedotti facevano lampeggiare sfiniti la spia rossa della riserva. Il Kaos chiudeva in ginocchio i tempi regolamentari, dando però dimostrazione di uno straordinario spirito collettivo di sacrificio. Si andava così ai rigori e “more solito” il giovane Lorenzo Pietrangelo subentrava tra i pali ad Antonio Capuozzo. Andava sul dischetto Pedotti che con freddezza realizzava e a lui replicava Douglas Nicolodi che indirizzava il pallone in rete con un tiro preciso e potente. Coco stampava invece la sua conclusione sulla traversa, provocando un movimento tellurico d’entusiasmo che scuoteva le fondamenta del palazzetto. Mauro Canal con glaciale aplomb sparigliava il punteggio con un chirurgico tiro di punta che spiazzava Timm. Bertoni nonostante i crampi andava sul dischetto e questa volta non si faceva irretire, come in gara 3, da Pietrangelo, riuscendo a batterlo. Tensione a questo punto alle stelle, mentre Rogerio Rocha da Silva s’incamminava verso il dischetto. I funesti e recentissimi ricordi dell’esito della partita di Ferrara affollavano la mente di tutti, tranne fortunatamente quella di Rogerio. Il pivot paulistano dopo una breve rincorsa apriva il piatto sinistro, spiazzando Timm. Ore 22.19 la palla finiva la sua corsa in rete e il Pescara per la prima volta nella sua storia era Campione d’Italia. La tensione lasciava il posto ad una gioia intensa sino alla commozione. Onore e gloria al Pescara!   PESCARA-KAOS FUTSAL 4-3 d.t.r. (1-1 al 40’)   PESCARA: Capuozzo, PC, Rescia, Canal, Nicolodi, Ercolessi, Leggiero, Caputo, Salas, Rogerio, Pietrangelo, Garcia Pereira. All. Colini   KAOS FUTSAL: Timm, André, Tuli, Pedotti, Bertoni, Failla, Titon, Espindola, Petriglieri, Coco, Kakà, Evandro. All. Capurso   MARCATORI: 3’02” p.t. Pedotti (K), 10’10” s.t. Salas (P)   AMMONITI: André (K), Kakà (K), Nicolodi (P), Coco (K), Salas (P)   ESPULSI: Kakà (K) al 9’41’’ s.t. per somma di ammonizioni   SEQUENZA RIGORI: Pedotti (K) gol, Nicolodi (P) gol, Coco (K) traversa, Canal (P) gol, Bertoni (K) gol, Rogerio (P) gol   ARBITRI: Nicola Maria Manzione (Salerno), Mauro Albertini (Ascoli Piceno), Antonio Gallo (Torre Annunziata) CRONO: Andrea Campi (Ciampino  
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