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Martedì, 23 Giugno 2015 13:34

Partite comprate per salvarsi: ai domiciliari i vertici del Catania. C’è anche il ds Delli Carri

Scritto da  Redazione sportiva
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Un’altra brutta storia e ancora fango sul calcio. La polizia sta eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti del Catania che avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio Serie B appena concluso, per consentire alla squadra di vincere ed evitare così la retrocessione. Agli arresti domiciliari sono finiti il presidente del club, Antonio Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino, il direttore generale Daniele Delli Carri. Con loro sono stati arrestati  i procuratori Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti. Sono accusati di frode sportiva. Secondo l’accusa, alcune vittorie del Catania sarebbero state concordate a tavolino dietro il pagamento di denaro. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, ipotizza a vario titolo frode in competizioni sportive e truffa. Perquisizioni sono state eseguite dalla polizia a Roma, Chieti, Campobasso e Catania. Delli Carri, che in Abruzzo è conosciutissimo per aver militato come giocatore nel Pescara e nella Virtus Lanciano e poi come dirigente nel Delfino salito in A con Zeman, è stato arrestato ai domiciliari nella sua abitazione di Francavilla al Mare. Delli Carri, dopo Pescara  aveva lavorato con il Genova e poi con il Catania.
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